Page 86 - Jane Eyre
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— No; perché lo desidererei? Sono stata mandata a
           Lowood per istruirmi; che ci guadagnerei andandomene
           senza aver compiuta l'istruzione?
              —   Ma   la   signorina   Scatcherd   è  così   crudele   con
           voi!...
              — Crudele no; ella aborre i miei difetti.
              — Se fossi in voi, la odierei; le resisterei, e, se mi
           battesse con le verghe, gliele strapperei di mano, e gliele
           romperei sul viso!

              — È probabile di no, ma, se lo faceste, il signor Boc-
           kelhurst vi manderebbe via, e cagionereste un gran do-
           lore ai vostri parenti. Val meglio sopportare paziente-
           mente un dolore, del quale siamo soli a soffrire, che
           commettere un atto avventato, le cui spiacevoli conse-
           guenze   ricadrebbero   sulla   nostra   famiglia.   Inoltre   la
           Bibbia ci ordina di render bene per male.
              — Ma è duro di esser battuta, di essere messa in mez-
           zo a una sala piena, soprattutto alla vostra età. Sono
           molto più giovane, eppur non lo tollererei.
              — Eppure sarebbe dovere vostro di rassegnarvi, se
           non poteste evitarlo. Sarebbe una viltà da parte vostra di
           dire: "Non posso" quando sapeste che è il vostro desti-
           no.
              Io l'ascoltavo meravigliata. Non potevo capire quella
           dottrina di rassegnazione, e meno ancora accettare quel-
           la indulgenza che dimostrava per chi la puniva.
              Sentivo che Elena Burns considerava ogni cosa alla
           luce di una fiamma invisibile a me. Poteva darsi che ella




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