Page 83 - Jane Eyre
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Esse leggevano la storia d'Inghilterra, e fra le lettrici
riconobbi la ragazza con cui avevo parlato nel porticato.
Al principio della lezione ella era in prima fila; ma
per qualche errore di pronunzia, o per non essersi ferma-
ta quando doveva, fu mandata in fondo alla stanza, e la
signorina Scatcherd continuò a perseguitarla anche lag-
giù con le sue incessanti osservazioni. Ella si voltava
sempre verso l'educanda per dirle:
— Burns, tenete male un piede; raddrizzatelo
subito.... Burns, piegate il mento in modo sconcio; smet-
tete subito.... Burns, vi ho detto di tener la testa diritta;
non voglio vedervi davanti a me in quell'atteggiamento.
Quando il capitolo fu letto due volte, vennero chiusi i
libri e l'interrogatorio cominciò. La lezione comprende-
va una parte del regno di Carlo I; vi furono diverse do-
mande sul tonnellaggio, sull'imposta e il diritto pagato
dai bastimenti, alle quali molte alunne non sapevano ri-
spondere; ma tutte quelle piccole difficoltà erano subito
risolte appena era interrogata la Burns; pareva che la sua
mente avesse ritenuta tutta la lezione, e sapeva rispon-
dere ad ogni domanda. Mi aspettavo che la signorina
Scatcherd le facesse una lode, invece la sentii gridare a
un tratto:
— Ditemi perché non vi siete pulite le unghie, porcel-
lina insopportabile?
La ragazza non rispose, e io fui meravigliata del suo
silenzio.
— Perché, — pensavo, — non le dice che non ha po-
tuto lavarsi stamani, essendo l'acqua gelata?
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