Page 97 - Jane Eyre
P. 97
bassato gli occhi quando egli aveva preso a parlare, ma
ora teneva lo sguardo fisso dinanzi a sé, e il suo volto
ordinariamente pallido come il marmo, ne aveva presa
la freddezza e la fissità; la bocca specialmente era così
chiusa che pareva non avrebbe potuto aprirla altro che
lo scalpello dello scultore.
Il signor Bockelhurst, ritto davanti al caminetto, sor-
vegliava maestosamente la scuola. A un tratto fece un
movimento, quasi il suo sguardo fosse stato ferito da
uno spettacolo ripugnante, e volgendosi esclamò:
— Signorina Temple! chi è quella bambina coi capelli
arricciati, capelli rossi, signora, arricciati sulla fronte?
Egli stese il bastone verso l'oggetto ripugnante: la
mano tremavagli.
— È Giulia Severne, — rispose tranquillamente la di-
rettrice.
— Giulia Severne, signora. Ebbene, perché, contra-
riamente a tutti i principii di questa casa, segue le leggi
del mondo? Qui, in un istituto evangelico, portare tanti
ricci!
— I capelli di Giulia sono naturalmente arricciati, —
rispose la signorina Temple con calma anche maggiore.
— Naturalmente, sì, ma noi non ci conformiamo alla
natura. Io voglio che queste ragazze sieno figlie della
grazia. E perché quella esuberanza? Ho ripetuto più vol-
te che desideravo vedere i capelli modestamente lisciati.
Signorina Temple, bisogna che domani i capelli di quel-
la bambina sieno rasi. Manderò il parrucchiere; ma ne
vedo altre che hanno capelli troppo lunghi e troppo ab-
99