Page 641 - Jane Eyre
P. 641

campi e di colline tenute a pasture, che mi colpirono
           come i tratti di un paesaggio, ridenti quelle tinte in con-
           fronto alle tristi paludi di Morton! Sì, lo conoscevo quel
           paesaggio e sapevo di esser vicina alla meta.
              — A che distanza è la villa di Thornfield? — doman-
           dai a uno stalliere.
              — A due miglia attraverso i campi, signora.
              Scesi di carrozza, affidai il baule allo stalliere dicen-
           dogli che l'avrei mandato a prendere, pagai il posto, det-

           ti la mancia al cocchiere e partii.
              Il sole brillava sull'insegna dell'albergo. Lessi queste
           parole a lettere d'oro: Alle armi dei Rochester, e il cuore
           battè più forte.
              Ero già sulle terre del mio padrone, ma subito dopo
           pensai: "Forse il signor Rochester avrebbe lasciato già
           l'Inghilterra e anche se fosse a Thornfield, che vai a
           fare? Tu non oserai parlargli e neppure vederlo; ti dai
           una pena inutile. Chiedi notizie alla gente dell'albergo e
           ti diranno ciò che desideri!"
              Questo pensiero era ragionevole, eppure non l'accet-
           tai, perché temevo una desolante risposta.
              Prolungare il dubbio è lo stesso che prolungar la spe-
           ranza.
              Potevo almeno rivedere la villa.
              Davanti a me stavano le staccionate che avevo varca-
           te la mattina in cui, sorda, cieca, barcollante, me ne ero
           allontanata, come se fossi inseguita da una furia vendi-
           catrice.
              Ero già in mezzo ai campi.


                                         643
   636   637   638   639   640   641   642   643   644   645   646