Page 644 - Jane Eyre
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Intorno regnava il silenzio della morte e la solitudine
           del deserto.
              Non mi meravigliai più che le mie lettere non avesse-
           ro ottenuto risposta; era lo stesso che gettarle in una
           tomba.
              Si vedeva che la villa era stata distrutta dal fuoco; ma
           chi avevalo acceso? Come mai era avvenuto quel disa-
           stro?
              E alla perdita materiale non v'era da aggiungervene

           altre?
              Vi erano state vittime?
              Domandai con spavento, al quale nessuno poteva ri-
           spondere!
              Camminando intorno ai muri in rovina, mi accorsi
           che l'incendio doveva essere avvenuto prima dell'inver-
           no, perché la neve s'era scavata la via fra le fessure, e la
           primavera aveva sparso le sue sementi su quell'ammasso
           di ruderi; l'erba copriva le pietre e i travi; ma in quel
           tempo dov'era l'infelice padrone? In qual paese abitava,
           chi vegliava su di lui?
              I miei sguardi si volsero involontariamente alla vec-
           chia chiesa, e dissi:
              — È forse andato a cercar riposo sotto la vòlta mar-
           morea dei Rochester?
              Avevo bisogno di notizie, e andai a chiederne all'al-
           bergo.
              L'oste mi portò da sé la colazione in sala.
              Lo pregai di chiuder l'uscio e di sedersi, perché avevo
           alcune domande da rivolgergli, ma, a dir vero, non sape-


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