Page 649 - Jane Eyre
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— Morta? Oh Dio!
              — Avete ragione, signora, fu una cosa spaventosa! —
           e rabbrividì.
              — E poi? — dissi.
              — La casa bruciò tutta e non rimase ritto che qualche
           pezzo di muro.
              — Non vi rimase morto nessuno?
              — No, eppure sarebbe stato forse meglio!
              — Che cosa intendete dire?

              — Povero signor Edoardo! Non credevo mai di vede-
           re una cosa simile! Alcuni dicono che se l'è meritata per
           aver voluto sposare un'altra donna, mentre la prima vi-
           veva; io però lo compatisco di cuore!
              — Ma avete detto che vive! — esclamai.
              — Sì, ma forse sarebbe meglio che fosse morto.
              — Dov'è? — domandai. — In Inghilterra?
              — Sì, in Inghilterra, e per sempre. Come era dolorosa
           la sua agonia! È cieco, cieco! — aggiunse l'oste. — Po-
           vero signor Edoardo!
              Mi aspettavo peggio; avevo supposto che fosse pazzo.
              Radunai dunque le forze per domandare che cosa ave-
           va cagionato quella disgrazia.
              — La sua bontà e il suo coraggio, signora. Non volle
           lasciar la casa finché tutti non furono usciti. Quando la
           signora Rochester si fu gettata giù dal tetto, egli scende-
           va per la scala grande; a un tratto avvenne uno sprofon-
           damento. Fu tolto vivo di sotto le rovine, ma ferito gra-
           vemente. Una trave era caduta in modo da proteggerlo
           in parte, ma un occhio gli era schizzato fuori dalla testa


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