Page 642 - Jane Eyre
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Come camminavo presto! anzi talvolta correvo.
Come guardavo avanti a me per iscorgere i boschi ben
noti!
Come salutavo gli alberi, i prati e le colline che avevo
percorso in passato!
Finalmente vidi i boschi cupi dove si rifugiavano le
cornacchie, e il loro gracchiare ruppe il silenzio mattuti-
no.
Provavo una delizia nuova e avanzavo rapidamente.
Traversai ancora un campo, seguii un sentiero; si ve-
devano i muri della corte e dei fabbricati annessi che
erano sul didietro della villa; la casa era nascosta ancora
dal bosco.
— Voglio vederla prima di faccia, — dissi, — almeno
vedrò la finestra del mio padrone; forse sarà affacciato;
egli si alza presto, ed è possibile che passeggi nel poma-
rio.
"Non sarei tanto pazza da corrergli incontro, eppure
non so se non lo farei: non ne sono sicura.
"E allora che cosa accadrebbe? Dio veglia su di lui!
"Se provassi una volta ancora la felicità che sa darmi
il suo sguardo, chi ne soffrirebbe?
"Ma io deliro; forse in questo momento contempla il
sorger del sole sui Pirenei o sui mari del Sud!
Avevo costeggiato il muro basso del pomario e volge-
vo l'angolo.
Fra due pilastri di pietra, sormontati da palle, si trova-
va una porta che metteva nei prati.
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