Page 638 - Jane Eyre
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XVI.
Il giorno comparve finalmente. Mi alzai all'alba e per
un paio d'ore mi occupai a dare assetto ai cassetti, agli
armadi e a tutto quello che avevo in camera, per lasciar
in ordine ogni cosa durante una corta assenza.
Mentre ero così occupata sentii Saint-John uscir di
camera sua e fermarsi davanti alla mia.
Temevo che bussasse, ma si contentò di spingere un
foglio sotto la porta; lo presi e lessi:
"Mi avete lasciato iersera a un tratto. Se foste rimasta
un momento più, avreste posato la mano sulla croce del
cristiano, sulla corona degli angioli. Tornerò fra quindici
giorni e allora spero trovarvi decisa del tutto.
"In questo tempo pregate e vegliate a fine di non es-
ser tentata; credo che lo spirito sia ben disposto, ma la
carne è debole. Pregherò per voi ad ogni ora. — Vostro,
Saint-John."
— Il mio spirito, — dissi, — vuol fare il bene, e spe-
ro che la mia carne sia abbastanza forte per compiere la
volontà del cielo, quando quella volontà mi apparirà
chiara. In ogni modo sarò abbastanza forte per uscire
dalle nubi del dubbio e trovar la luce e la certezza.
Benché si fosse al 1° di giugno, la mattinata era fred-
da e nuvolosa e la pioggia batteva contro i vetri.
Udii Saint-John aprire la porta davanti, e guardando
attraverso i vetri lo vidi traversare il giardino.
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