Page 634 - Jane Eyre
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Tutti gli uomini d'ingegno, abbiano o no sentimento,
sieno essi preti zelanti o despoti, purché sieno sinceri,
hanno momenti di trionfo in cui dominano.
Sentii per Saint-John una così ardente venerazione,
che mi trovai a un tratto giunta al bivio che avevo evita-
to da tanto tempo.
Fui tentata di rinunziare alla lotta, di lasciarmi trasci-
nare dal torrente della sua volontà, di sacrificare alla sua
la mia vita.
Egli mi dominava quasi quanto mi aveva dominato il
signor Rochester, per una causa differente: nel primo
come nel secondo caso ero pazza.
Cedere la prima volta sarebbe stato mancare ai miei
principii; cedere ora sarebbe stato un errore di criterio.
Me ne accorgo ora che la crisi dolorosa è passata.
Allora non avevo coscienza della mia pazzia.
Mi sentivo impotente sotto la volontà di quel prete,
dimenticavo i miei rifiuti.
I timori svanivano, la volontà era paralizzata. Quella
unione, che avevo respinta, mi appariva possibile, tutto
cambiava a un tratto.
La religione mi chiamava, gli angioli mi attiravano a
sé, Iddio comandava, la vita si svolgeva rapidamente di-
nanzi ai miei occhi, le porte della morte si aprivano e mi
facevano scorgere l'eternità.
Mi pareva che, per esser felice, dovevo sacrificare
tutto ciò che era mondano, e quella stanza la vedevo po-
polata di visioni.
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