Page 64 - Jane Eyre
P. 64
— No, Bessie. Era giusto. La vostra padrona non è
mai stata buona con me, anzi mi ha trattato sempre
come una nemica.
— Oh! signorina, non lo dite!
— Addio, Gateshead, — dissi passando sotto il porto-
ne.
La luna era sparita e la notte rimasta tenebrosa.
Bessie portava una lanterna che illuminava gli scalini
umidi della gradinata, e i viali inondati dal disgelo. Io
battevo i denti per il freddo. La casetta del portiere era
illuminata e giungendovi trovammo la moglie che ac-
cendeva il fuoco.
La sera prima vi avevano portato il mio baule già le-
gato.
Erano le sei meno qualche minuto quando un rumore
di ruote annunziò l'arrivo della diligenza. Mi diressi ver-
so la porta e vidi la luce delle lanterne avanzarsi nelle
tenebre.
— Parte sola? — domandò la portinaia.
— Sì.
— Va lontana?
— A cinquanta miglia.
— Com'è distante! Mi sorprende che la signora Reed
la mandi sola per fare un viaggio così lungo.
Una carrozza tirata da due cavalli, con l'imperiale co-
perto di viaggiatori, si fermò davanti alla porta.
Il postiglione e il conduttore raccomandarono di far
presto. Il baule fu alzato e mi strapparono dalle braccia
di Bessie, mentre le ero sospesa al collo.
66