Page 62 - Jane Eyre
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— Aspra creatura, ecco una nuova maniera di parlare.
Che cosa vi rende così sicura ed ardita?
Stavo per narrare quello che era avvenuto fra me e la
signora Reed, ma riflettendo mi accorsi che era meglio
tacere.
— Allora siete contenta di lasciarmi?
— No, Bessie, no davvero, e in questo momento mi
sento triste.
— In questo momento! Come lo dite freddamente, si-
gnorina. Sono sicura che se vi domandassi di abbrac-
ciarmi, mi direste di no.
— Oh, no. Voglio abbracciarvi e mi farete tanto pia-
cere; abbassate un poco la testa.
Bessie si chinò e ci abbracciammo, poi, divenuta tran-
quilla, la seguii in casa.
Il dopopranzo trascorse nella pace e nell'armonia.
La sera Bessie mi narrò le più belle fra le sue novelle
e mi cantò le più dolci canzoni. Anche sulla mia vita
splendevano are luminose.
V.
Era la mattina del 19 gennaio; le cinque suonavano
mentre Bessie, con la candela in mano, entrava nel mio
stanzino. Ero alzata e quasi vestita.
Mi ero levata una mezz'ora prima, e dopo essermi la-
vata il viso, mi ero infilata i vestiti alla pallida luce della
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