Page 58 - Jane Eyre
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giarda; ma tutti a Lowood saranno informati della vostra
           condotta.
              — Jane, non potete capire certe cose; i bambini deb-
           bono esser corretti dei loro difetti.
              — La menzogna non è il mio difetto, — esclamai con
           voce piena di collera.
              — Ma siete violenta, dovete confessarlo; e ora tornate
           in camera vostra, mia cara, e cercate di dormire un
           poco.

              — Non sono la vostra cara, e non posso dormire.
           Mandatemi subito in pensione, signora Reed, perché
           questa casa mi è odiosa.
              — Sì, sì, voglio mandartici più presto che posso, —
           disse sottovoce; e prendendo il lavoro, uscì precipitosa-
           mente dalla stanza.
              Ero rimasta sola, padrona del campo.
              Era la più tremenda battaglia che avessi combattuta, e
           la prima vittoria riportata.
              Restai un momento seduta al posto ov'era prima il si-
           gnor Bockelhurst, assaporando la mia solitudine di con-
           quistatrice.
              Prima sorrisi a me stessa e mi sentii sollevata, ma
           quel feroce piacere cessò col cessare dei violenti battiti
           del cuore.
              Una bimba non può insultare i suoi superiori, come
           avevo fatto io, non può dare sfogo alla collera, senza
           provar subito la puntura del rimorso e il gelo della rea-
           zione.




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