Page 621 - Jane Eyre
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to e la sommissione del neofita; nulla di più, non abbiate
           dunque paura.
              — Di tutto quello ho bisogno, — disse, parlando
           come a sé stesso. — Di tutto quello ho bisogno. Ci sono
           degli ostacoli, dovrò sormontarli. Jane, — riprese a voce
           più alta, — non vi pentirete di avermi sposato. Dobbia-
           mo sposarci, ve lo ripeto, e il nostro matrimonio sarà
           certo allietato dall'amore, per render giusta questa unio-
           ne anche agli occhi vostri.

              Non potei trattenermi dall'esclamare alzandomi:
              — Disprezzo il sentimento falso che mi offrite; sì,
           Saint-John, e quando me l'offrite disprezzo anche voi!
              Mi guardò fisso stringendo le labbra; era difficile ca-
           pire se fosse sorpreso o offeso, perché seppe dominarsi
           completamente.
              — Non mi aspettavo a udire codeste parole in bocca a
           voi; non credo di aver detto e fatto nulla che meritasse il
           disprezzo.
              Fui commossa dalla sua dolcezza e conquisa dal suo
           contegno nobile e calmo.
              — Perdonatemi, Saint-John, — esclamai, — ma è
           colpa vostra se sono stata spinta a pronunziare quelle
           parole. Voi avete toccato un argomento, sul quale le no-
           stre idee differiscono e che non dovreste mai discutere
           con me.
              "La sola allusione all'amore, fa nascere fra noi la di-
           scordia, figuratevi che cosa sarebbe l'amore? Caro cugi-
           no, abbandonate l'idea del matrimonio, rinunziateci.




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