Page 608 - Jane Eyre
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quei nomi tracciati sulla sabbia e che una burrasca fa
           sparire.
              Il suo nome era scolpito nel cuore mio e vi sarebbe ri-
           masto tutta la vita.
              Ero  senza  tregua  tormentata   dalla  brama   di   saper
           qualche cosa di lui.
              A Morton mi chiudevo nella mia casetta ogni sera per
           pensarvi, a Marsh-End non v'era notte che in camera
           mia il suo pensiero non mi destasse nel sonno e mi ac-

           compagnasse nella veglia.
              Scrivendo spesso al signor Briggs per gli affari della
           successione, non avevo mancato di chiedergli se cono-
           scesse la residenza del signor Rochester, ma egli non sa-
           peva nulla.
              Allora scrissi alla signora Fairfax per chiederle parti-
           colari.
              Passarono molti giorni senza che avessi risposta, e in
           capo a due mesi la posta non vedendomi recato nulla,
           fui presa dall'ansietà.
              Riscrissi, credendo che la prima lettera fosse andata
           smarrita, e quel nuovo tentativo rianimò le mie speran-
           ze, ma esse furono di nuovo distrutte.
              Dopo sei mesi di vana attesa, ero caduta in uno stato
           di profondo scoraggiamento. Ritornò la primavera, ma
           io non seppi goderne. L'estate si avvicinava e Diana, per
           distrarmi, disse che ero pallida, e volle accompagnarmi
           ai bagni di mare.






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