Page 605 - Jane Eyre
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Nell'alzar l'occhio mi accorsi che subivo l'esame del
           suo occhio azzurro e penetrante. Non so da quanto tem-
           po mi esaminasse. Il suo sguardo era freddo e inquisito-
           re.
              Sentii la superstizione invadermi tutta come se nella
           stanza ci fosse qualche spirito misterioso.
              — Jane, — mi disse, — che cosa fate?
              — Imparo il tedesco.
              — Vorrei che imparaste invece l'indostano.

              — Lo dite sul serio?
              — Tanto seriamente che voglio lo facciate e vi dirò
           perché.
              Allora mi spiegò che egli stesso imparava quella lin-
           gua, ma più avanzava nello studio e più dimenticava il
           principio.
              Gli sarebbe dunque stato di molto aiuto d'insegnar
           quella lingua per ripassarne continuamente i primi ele-
           menti.
              Aggiunse che aveva esitato se dovesse sceglier me o
           le sue sorelle, ma che alfine su di me era caduta la scel-
           ta, avendo veduto che potevo star più lungamente appli-
           cata.
              Mi chiese di rendergli quel servigio aggiungendo che
           il sacrifizio non sarebbe stato lungo, perché contava par-
           tire dopo tre mesi.
              Era difficile ricusare qualcosa a Saint-John e accon-
           sentii.






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