Page 587 - Jane Eyre
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E siccome aveva raggiunto quasi la porta, mi posi fra
           quella e lui. Era impacciato.
              — Non permetterò che usciate prima di avermi detto
           tutto.
              — Vorrei farlo un'altra volta, o da Diana, o da Maria.
              Quei rifiuti accrescevano sempre più il mio desiderio,
           e continuavo a insistere per essere informata subito.
              — Ma, — riprese egli, — vi ho detto che sono un
           uomo duro e difficile a esser persuaso.

              — E io sono una donna dura di cui è impossibile libe-
           rarsi.
              — Ed io sono freddo e non mi lascio vincere da nes-
           suna esaltazione.
              — Ebbene, io sono ardente e il calore fa struggere il
           ghiaccio. La fiamma del focolare ha liquefatto la neve
           che era sul mantello e l'acqua scorre per terra. Signor
           Rivers, se volete che vi perdoni per avermi insudiciato
           la cucina, ditemi quello che desidero sapere.
              — Ebbene, cedo, — rispose, — non per il vostro ar-
           dore, ma per la vostra perseveranza. Del resto, bisogne-
           rà sempre che lo sappiate, ed è meglio più ora che poi.
           Vi chiamate Jane Eyre?
              — Sì, ve l'ho già detto.
              — Forse non sapete che porto il medesimo nome che
           voi: sono stato battezzato John Eyre Rivers.
              — No, non lo sapevo: mi ricordo di aver veduto la
           lettera E nelle iniziali dei libri che mi avete prestati, ma
           non ho mai domandato quale potesse essere il vostro
           nome; ma allora certo...


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