Page 539 - Jane Eyre
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In casa l'unione era egualmente completa. Tutte e due
erano più colte di me, e io seguivo le loro tracce con ar-
dore.
Divoravo i libri che mi prestavano ed ero ben conten-
ta di discuter con loro la sera su ciò che avevo letto nel
giorno.
I nostri pensieri e le nostre opinioni erano affini; in-
somma l'accordo era perfetto.
Superiore fra noi tre, era Diana. Al fisico poi non c'e-
ra paragone, era bella e forte, piena di vita e aveva una
sicurezza che eccitava sempre la mia ammirazione e che
non capivo.
Potevo parlare un momento in principio di serata, ma
appena era svanito il primo eccitamento, dovevo seder-
mi ai piedi di Diana, posarle la testa in grembo e ascol-
tare lei o la sorella; e allora esse approfondivano quello
che io avevo appena accennato.
Diana mi offrì d'insegnarmi il tedesco. Mi piaceva
d'imparare da lei.
Mi accorsi che faceva volentieri da maestra, e a me
faceva piacere la parte di scolara. Fra noi nacque una re-
ciproca affezione.
Le due sorelle si accorsero che sapevo disegnare e su-
bito mi offrirono matite e colori. La mia abilità, sotto
questo aspetto, era maggiore della loro, e ne furono sor-
prese e contente. Maria si sedeva accanto a me e mi
guardava mentre disegnavo; dopo prese lezione ed era
un'alunna docile, intelligente e assidua. Occupate com'e-
ravamo, le giornate e le settimane passavano veloci.
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