Page 543 - Jane Eyre
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Una mattina, essendo rimasta sola con lui per pochi
           minuti in salotto, mi arrischiai ad avvicinarmi al vano
           della finestra, dove aveva messo la sua tavola da scrive-
           re, e stavo per parlargli, benché fossi molto impacciata
           di rivolgergli la parola, perché è sempre difficile di rom-
           pere la glaciale riserva di certe nature.
              Egli però mi tolse d'impaccio, alzando gli occhi e di-
           cendomi:
              — Volete farmi una domanda?

              — Sì, desidererei sapere se avete inteso nulla di un
           posto per me.
              — Ho pensato a qualche cosa per voi tre settimane fa,
           ma mi pareva che foste utile qui e contenta, perché le
           mie sorelle vi vogliono bene; mi parve inutile di rompe-
           re la felicità loro e la vostra, finché la loro partenza non
           lo esigeva.
              — Esse partono fra tre giorni, — dissi.
              — E quando esse partiranno, io tornerò al presbiterio
           di Morton; Anna verrà con me, e la vecchia casa rimarrà
           chiusa.
              Aspettai un momento, sperando che continuasse a
           parlarmi sull'argomento già intavolato, ma i suoi pensie-
           ri mi parve che seguissero un'altra corsa: il suo sguardo
           era distratto da me e dal mio affare.
              Fui costretta a rammentargli lo scopo della nostra
           conversazione, perché trattavasi di una cosa indispensa-
           bile per me e aspettavo con ansietà.






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