Page 540 - Jane Eyre
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L'intimità che si era presto stabilita fra le signorine
Rivers e me, non si era comunicata a Saint-John, forse
perché stava poco in casa, dedicando egli una gran parte
di tempo nel visitare i poveri e i malati della sua parroc-
chia.
Nessuna intemperie poteva trattenerlo dal compiere
quelle gite caritatevoli; dopo aver consacrato alcune ore
della mattina allo studio, prendeva il cappello, e seguito
da Carlo, il cane di suo padre, andava a compiere la sua
missione di dovere e d'amore, perché non so bene sotto
quale aspetto la considerasse.
Quando il tempo era molto cattivo, le sorelle cercava-
no di trattenerlo, ma egli rispondeva con un particolare
sorriso, più solenne che affettuoso:
— Se una goccia d'acqua o un raggio di sole mi fanno
rinunziare a un compito così facile, come farò a intra-
prendere l'opera che ho concepita?
Diana e Maria generalmente sospiravano e rimaneva-
no immerse per qualche tempo in una cupa meditazione.
Ma oltre queste frequenti assenze, vi era anche un'al-
tra barriera fra noi: mi pareva d'indole riservato, impe-
netrabile e chiuso.
Pieno di zelo nell'adempimento de' suoi doveri evan-
gelici, irreprensibile di condotta, non godeva peraltro di
quella interna serenità, che dovrebbe esser la ricompen-
sa di ogni sincero cristiano, di ogni filantropo attivo.
Spesso alla sera, quando era seduto alla finestra, da-
vanti alla tavola coperta di carte, cessava di leggere o di
scrivere, posava il mento sulla mano e si abbandonava a
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