Page 533 - Jane Eyre
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mettermi, ma il fratello, più freddo e più tenace, conti-
nuò a guardarmi fino a che il turbamento non mi ebbe
empito gli occhi di lagrime.
— Dove eravate ultimamente? — domandò di nuovo.
— Siete troppo indagatore, Saint-John, — mormorò
Maria a voce bassa; ma egli, appoggiato alla tavola,
chiedeva una risposta con lo sguardo fermo e penetran-
te.
— Il nome del luogo e della persona presso la quale
ho abitato è il mio segreto, — risposi.
— E secondo me avete diritto di serbarlo e di non ri-
spondere né a Saint-John, né agli altri indiscreti, — os-
servò Diana.
— Eppure, se non so nulla di voi, né della vostra vita,
non posso aiutarvi, — diss'egli. — E voi avete bisogno
d'aiuto, non è vero?
— Ne ho bisogno e lo cerco; desidero che qualche
vero filantropo mi metta sulla via di lavorare, affinchè
con l'utile che posso ritrarne sopperisca ai bisogni della
vita.
— Non so se sono un vero filantropo, ma desidero
aiutarvi a conseguire uno scopo onesto. Prima ditemi
che cosa siete solita fare, e poi che cosa sapete fare.
Avevo bevuto il tè; quella bevanda mi aveva ristorato
come avrebbe fatto il vino a un gigante; avevami raffor-
zato i nervi e potei rivolgermi con fermezza a quel giu-
dice giovane e penetrante.
— Signor Rivers, — dissi voltandomi verso di lui e
guardandolo, come mi guardava, francamente e senza
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