Page 530 - Jane Eyre
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Non c'era nessun ornamento inutile in quella stanza,
nulla di moderno, meno che due cestini da lavoro e una
cartella da signora in legno di rosa collocata sopra una
tavola laterale. Tende e tappeto eran vecchi ma ben con-
servati.
Il signor Saint-John, che stava fermo come uno degli
scuri ritratti appesi alla parete, con gli occhi fissi sul li-
bro e le labbra sigillate, si prestava ad essere esaminato.
Era giovane: poteva avere vent'otto o trent'anni; era
alto e snello.
Aveva i lineamenti puri di un volto greco, belli i con-
torni, il naso classico, la bocca e il mento di un ateniese.
È raro che una faccia inglese sia così simile come la
sua a un antico modello.
Potrebbe essere stato un poco urtato per l'irregolarità
dei miei tratti, essendo i suoi così armoniosi.
I grandi occhi turchini erano velati da scure ciglia, la
sua fronte, alta e pallida come avorio, era in parte celata
da ricci biondi.
Che bella descrizione, non è vero, lettore?
Eppure nel guardare il signor Saint-John non mi dette
l'idea di avere un carattere gentile, cortese, sensibile e
neppur placido.
Benché stesse immobile, pure nella bocca, nel naso e
sulla fronte vi era qualcosa che rivelava l'irrequietezza,
la durezza e la passione.
Non mi diresse la parola, non mi guardò neppure, fin-
ché non tornarono le sorelle.
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