Page 531 - Jane Eyre
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Diana, che andava e veniva per preparare il tè, mi
           portò un pasticcino cotto in forno.
              — Mangiatelo, — mi disse, — dovete aver fame.
           Anna mi ha detto che dopo colazione avevate mangiato
           soltanto un poco di farinata.
              Accettai, perché infatti avevo appetito.
              Il signor Rivers chiuse allora il libro, si avvicinò alla
           tavola e fissò su di me i suoi occhi azzurri, che parevano
           dipinti.

              Il suo sguardo era così diretto, così scrutatore e così
           fermo, che mi accorsi bene che se il signor Rivers non
           aveva fatto attenzione a me fino a quel momento, non
           era stato per timidezza, ma perché non aveva voluto
           guardarmi.
              — Avete appetito? — mi domandò.
              — Sì, signore.
              Io rispondo sempre brevemente a una domanda breve,
           direttamente a una questione diretta.
              — È bene che una piccola febbre vi abbia costretta di
           stare a dieta per tre giorni. Sarebbe stato pericoloso di
           ceder da principio al vostro appetito. Ora però potete
           mangiare, ma con moderazione.
              — Spero di non dover mangiare per lungo tempo a
           vostre spese, signore, — risposi scortesemente.
              — No, — disse freddamente, — quando ci avrete in-
           dicato ove abitano i vostri amici, scriveremo loro e tor-
           nerete a casa.
              — Devo dirvi francamente che non è in poter mio di
           farlo: sono priva di casa e di amici.


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