Page 52 - Jane Eyre
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— È una prova che avete il cuore cattivo. Bisogna
chiedere a Dio di cambiarlo, di concedervene un altro
più puro, di togliervi quel cuore di pietra, per darvene
uno di carne.
Cercavo di capire per quale processo potrebbe effet-
tuarsi quel cambiamento, quando la signora Reed mi
disse di sedermi e prese lei a dirigere la conversazione.
— Credo, signor Bockelhurst, di avervi accennato
nella mia lettera di tre settimane fa, che questa bimba
non ha il carattere, nè le tendenze che avrei desiderato
trovare in lei. Se dunque l'ammettete nella scuola di Lo-
wood, domando che i capi e le maestre non la perdano
d'occhio; la prego soprattutto di tenersi in guardia contro
il suo più gran difetto; intendo parlare della sua tenden-
za alla menzogna. Dico tutte queste cose in presenza vo-
stra, Jane, — aggiunse — per impedirvi d'ingannare il
signor Bockelhurst.
Ero naturalmente inclinata a temere e a odiare la si-
gnora Reed, che pareva si studiasse di ferirmi sempre
crudelmente.
Non ero punto felice in presenza sua; qualunque sfor-
zo che facessi per ubbidirle e per piacerle, non ricevevo
in cambio altro che rimproveri come quello che ho rife-
rito.
Quest'accusa mi era inflitta dinanzi a un estraneo, e
mi riuscì amarissima.
Vedeva vagamente che essa faceva svanire tutte le
speranze, che riponeva in quella nuova esistenza che
stavo per incominciare; sentivo confusamente, e senza
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