Page 50 - Jane Eyre
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La signora Reed parlò per me, e scuotendo la testa ri-
           spose rapidamente:
              — Meno parleremo di ciò e meglio faremo, signor
           Bockelhurst.
              — Sono dolente davvero; bisogna che parli un poco
           con lei.
              E rinunciando alla posizione perpendicolare, si sedè
           in una poltrona di fronte alla signora Reed, dicendomi di
           avvicinarmi.

              Poi battè leggermente il piede e mi ordinò di metter-
           mi dinanzi a lui.
              Il suo volto mi produsse uno strano effetto, quando
           vidi il naso enorme e grossissimi denti.
              — Non vi è nulla di più triste che lo spettacolo che
           offre una bimba cattiva, — riprese egli. — Sapete dove
           vanno i peccatori dopo morti?
              La mia risposta fu rapida e ortodossa.
              — All'inferno, — replicai.
              — E che cos'è l'inferno? Potete dirmelo?
              — È un abisso di fiamme.
              — Vorreste esser precipitata in quell'abisso e bruciar-
           vi in eterno?
              — No, signore.
              — E che cosa dovete far dunque per evitare quella
           sorte?
              Riflettei un momento, e questa volta gli fu facile at-
           taccare la mia risposta.
              — Devo star sana, per non morire.




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