Page 516 - Jane Eyre
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— Chi ha parlato? — domandai sgomenta da quel
suono inatteso, e incapace di sperare in un soccorso.
Una forma mi era vicina, ma come fosse non potevo di-
stinguerla nel buio. Il nuovo venuto bussò forte alla por-
ta.
— È il signor Saint-John! — esclamò Anna.
— Sì, sì; aprite presto!
— Come dovete esser bagnato e intirizzito con una
notte come questa. Entrate; le vostre sorelle stavano in
pena per voi e credo che vi sia della gentaccia nel vici-
nato.
"Poco fa ha bussato una mendicante. Non se n'è anda-
ta ancora! Eccola là. Alzatevi! Andatevene, vi dico!
— Zitta, Anna! Debbo parlare a quella donna; voi
avete fatto il vostro dovere mandandola via, lasciatemi
fare il mio permettendole di entrare.
"Ero vicino e ho sentito la vostra conversazione. Cre-
do che si tratti di un caso speciale e che vuole essere
esaminato almeno.
"Quella donna! alzatevi ed entrate.
Ubbidii con difficoltà e mi trovai poco dopo nella cu-
cina pulita e illuminata, accanto al focolare, debole e
vergognosa di farmi vedere tutta bagnata. Le due signo-
rine, il signor Saint-John e la serva, mi fissavano.
— Saint-John, chi è? — sentii domandare.
— Non so; l'ho trovata sulla porta, — rispose.
— Com'è pallida! — disse Anna.
— Pallida come la cera e come la morte. Fatela sede-
re, se no cadrà.
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