Page 514 - Jane Eyre
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Quando mi avvicinai alla porta e bussai, quest'ultima
idea mi parve una vera chimera.
Anna aprì.
— Che cosa volete? — mi domandò meravigliata,
esaminandomi alla luce della candela.
— Posso parlare con le vostre padrone? — dissi.
— Fareste meglio a dire a me che cosa volete. Di
dove venite?
— Sono una forestiera.
— Che cosa venite a fare qui a quest'ora?
— Vorrei un rifugio per la notte in una capanna e un
boccon di pane.
Quello che avevo previsto si avverò; il viso di Anna si
rabbuiò.
— Vi darò un pezzo di pane, — disse dopo una pausa,
— ma non è facile di riconoscere una vagabonda.
— Fatemi parlare con le vostre padrone.
— No, non posso. Esse non vi potrebbero far nulla.
Non dovreste vagare a quest'ora; non sta bene.
— Ma dove andrò se mi scacciate? Che cosa farò?
— Son certa che sapete dove andare e che cosa fare.
Non fate nulla di male, è il consiglio che vi dò. Eccovi
un penny, andate.
— Col danaro non posso sfamarmi, perché non ho
forza di camminare. Non chiudete la porta; non la chiu-
dete per amor di Dio!
— Bisogna che chiuda; l'acqua entra in casa.
— Chiamatemi le signorine.... fatemi parlar con loro.
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