Page 509 - Jane Eyre
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L'apertura era così stretta che si era creduto superfluo
di mettervi gli scuri e le tende; così, scostando un poco
il fogliame, potei vedere ciò che vi era dentro.
Vidi una stanza pulita col pavimento coperto di rena,
una credenza di noce, sulla quale erano collocati diversi
piatti di stagno, che riflettevano il chiarore di un fuoco
di torba.
Vidi una pendola, una tavola bianca e alcune sedie.
Il lume, il cui chiarore mi aveva servito di guida, era
posato sulla tavola, e accanto a quello stava seduta una
vecchia linda, col viso un po' duro, che faceva la calza.
Vidi tutto questo in fretta, perché non vi era nulla di
straordinario.
Presso il focolare vidi un gruppo più interessante. Era
formato da due graziose donne giovani, due vere signo-
re.
Una era seduta in una sedia bassa a dondolo, l'altra su
una sedia anche più bassa; tutt'e due erano in lutto grave
e il nero delle vesti faceva risaltare maggiormente la
bianchezza del collo e del viso.
Un vecchio cane accucciato posava la testa in grembo
a una delle ragazze; l'altra cullava un gatto nero.
Mi fece specie di vedere due ragazze come quelle in
una così umile cucina, e chiesi a me stessa chi fossero.
Non potevano essere figlie della vecchia, perché lei
era grossolana ed esse delicate e civili.
Non le avevo mai vedute, eppure, guardandole, mi
pareva che i loro lineamenti mi fossero familiari.
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