Page 504 - Jane Eyre
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Io però chiedevo un'occupazione; ma chi doveva dar-
si cura di procurarmela? Non certo le persone che mi
vedevano per la prima volta e che non mi conoscevano
punto.
E la donna, che non voleva prendere il fazzoletto in
cambio del pane, aveva ragione; l'offerta le pareva so-
spetta e il cambio poco profittevole.
Ma riassumiamo: questo argomento mi affligge.
Un poco prima che annottasse passai davanti alla casa
di un contadino; questi stava sulla porta cenando con
pane e formaggio.
Mi fermai e gli dissi:
— Volete darmi un pezzo di pane? Ho tanta fame!
Egli mi guardò meravigliato, ma senza rispondere ta-
gliò dal pane una fetta grossa e me la diede.
Mi figuravo che egli non mi credesse una mendican-
te, ma una eccentrica signora tentata dalla vista del pane
scuro.
Appena fui abbastanza distante dalla casa, mi sedei e
mi misi a mangiare.
Non potendo sperare un asilo per la notte, andai nel
bosco del quale ho già parlato; ma passai una cattiva
notte, e ogni momento mi destavo. La terra era umida,
l'aria fredda; spesso fui turbata dal rumore dei passi e
dovetti cambiar posto: non mi sentivo tranquilla, né si-
cura. Verso la mattina piovve e tutto il giorno fu umido.
Non mi chiedete, lettore, di darvi minuto conto di
quel giorno come dei precedenti.
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