Page 500 - Jane Eyre
P. 500

— Molti sono contadini, molti altri lavorano alla fab-
           brica d'aghi del signor Oliver, — mi rispose.
              — Impiega anche le donne il signor Oliver?
              — No, è un lavoro da uomini.
              — E che cosa fanno le donne?
              — Non lo so, — mi rispose. — Alcune fanno una
           cosa, altre un'altra. I poveri s'ingegnano come possono.
              Pareva annoiata delle mie domande, e aveva ragione,
           perché qual diritto avevo d'importunarla così?

              Un paio di vicini entrarono in bottega; c'era bisogno
           della mia sedia, e me ne andai.
              Traversai la strada guardando ogni casa a destra e a
           sinistra, ma non trovai nessun pretesto per entrare in una
           di quelle.
              Per un'ora errai attorno al villaggio allontanandomi
           talvolta un poco per tornar subito addietro.
              Stanca e sfinita per la mancanza di nutrimento, entrai
           in una viottola e mi sedei accanto a una siepe, ma subito
           mi rimisi in cammino, sperando di trovare qualche aiuto
           o almeno di ottenere qualche indicazione.
              All'estremità del viottolo vidi una casa graziosa, con
           un bel giardinetto davanti tutto fiorito, e mi fermai.
              Perché accostarsi alla porta bianca e toccare il lucente
           martello?
              Come era possibile che gli abitatori di quella casa
           prendessero interesse per me?
              Pure mi accostai e bussai.
              Una donna giovane dallo sguardo dolce venne ad
           aprirmi; era vestita decentemente; le domandai con voce


                                         502
   495   496   497   498   499   500   501   502   503   504   505