Page 512 - Jane Eyre
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— Sì, sopratutto una lingua difficile come il tedesco.
Ma quando verrà Saint-John?
— Non può tardare. — Sono le dieci — aggiunse ca-
vando dalla cintura un piccolo orologio d'oro. — Piove
forte; Anna, fatemi il piacere di guardare se il fuoco è
ancora acceso in salotto.
La vecchia si alzò, aprì una porta, attraverso la quale
vidi indistintamente un corridoio e sentii attizzare il fuo-
co.
Ella tornò subito.
— Come mi fa male, — disse, — di andare in quella
stanza! È così triste ora con la poltrona vuota, spinta in
un canto.
Si asciugò gli occhi col grembiule; le due ragazze,
che erano gravi, presero un'espressione di dolore.
— Ma è in un luogo migliore ora, — continuò Anna,
— noi non dovremmo desiderare che fosse qui; eppoi è
impossibile fare una morte più tranquilla della sua.
— Dite che non ha mai parlato di noi? — domandò
una delle ragazze.
— Non ha avuto tempo di farlo; se n'è andato a un
tratto, il vostro povero babbo. Era stato un po' indispo-
sto il giorno avanti, ma pareva che non fosse nulla, e
quando il signor Saint-John gli domandò se voleva che
si facesse avvertire una di voi due, si mise a ridere.
"Il giorno seguente, — son due settimane, — aveva la
testa ancora un po' pesante; andò a dormire e non si sve-
gliò più; stava malissimo quando vostro fratello entrò in
camera.
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