Page 473 - Jane Eyre
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— Infatti, signore, non mi piacete come in altri mo-
menti. Mi pare che sia mal fatto di vivere ora con un'a-
mante, ora con un'altra, e voi ne parlate come di cosa
consueta.
— Non mi piaceva, eppure mi lasciai trascinare a
quel genere di vita, ma non vorrei ricominciarla.
"Prendere in affitto un'amante è lo stesso che compra-
re una schiava. Tutte e due sono spesso per indole e per
posizione inferiori a noi, e vivere con inferiori è degra-
dante.
"Ora mi turba il ricordo del tempo passato con Celi-
na, con Giacinta e con Giara.
Capii che il signor Rochester diceva la verità e ne ar-
guii che, se mi fossi abbandonata a lui, dimenticando i
principii che mi erano stati inculcati; se, spinta dalla ten-
tazione, e sotto un pretesto qualsiasi, e anche con tutte le
scuse possibili attenuanti, mi fossi decisa a succedere a
quelle disgraziate, un giorno il mio ricordo avrebbe su-
scitato nel signor Rochester lo stesso sentimento che ec-
citava ora in lui il ricordo di quelle donne.
Non espressi questa convinzione: mi bastava di aver-
la.
Me la impressi nel cuore, affinchè vi rimanesse come
salvaguardia nei giorni di prova.
— Jane, perché non dite: "Ebbene, signore?" Non ho
terminato. Avete un aspetto grave e vedo bene che mi
disapprovate.
"Ma veniamo a noi.
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