Page 476 - Jane Eyre
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le. La voce della signora Fairfax, che parlava con una
           donna di servizio nel vestibolo, vi destò.
              "E come sorrideste curiosamente a voi stessa, Jane!
           Vi era molto buon senso e molta finezza nel vostro sor-
           riso, Jane. Pareva che dicesse: "Le mie visioni sono bel-
           le, ma son visioni; il mio cervello ha inventato un cielo
           color di rosa, un Eden verde e fiorito, ma so bene che
           devo aprirmi la via in mezzo agli ostacoli e lottare con-
           tro la tempesta."

              "Allora scendeste e domandaste alla signora Fairfax
           di darvi qualcosa da fare, credo da regolare i conti della
           settimana; a me duolse di perdervi di vista.
              "Attesi la sera con impazienza, perché allora almeno
           potevo chiamarvi presso di me.
              "Sospettavo in voi un carattere insolito e assoluta-
           mente nuovo per me, e volevo approfondirlo meglio per
           giungere a conoscerlo. Voi entraste nella stanza con fare
           timido e nello stesso tempo indipendente; eravate sem-
           plicemente vestita, a un dipresso come ora.
              "Vi feci parlare e mi accorsi che eravate piena di con-
           trasti. Le vostre maniere rivelavano una severa educa-
           zione, avevate spesso l'aria diffidente e nonostante che
           aveste sentimenti raffinati, non avevate nessuna cono-
           scenza della società e temevate sempre di dire qualche
           errore o qualche sciocchezza.
              "Ma appena vi si dirigeva la parola direttamente, al-
           zavate in faccia a lui un occhio penetrante, ardito e viva-
           ce; vi era nel vostro sguardo la potenza e la penetrazio-
           ne.


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