Page 472 - Jane Eyre
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mi rese indifferente e apatico; tentai la dissipazione, non
           il libertinaggio, che odiavo e odio ancora.
              "Questo era l'attributo della mia Messalina indiana; il
           disgusto che mi faceva provare il libertinaggio limitava
           spesso i miei piaceri. Mi allontanavo da quei godimenti
           che si avvicinavano a quello, perché mi sarebbe parso di
           avvicinarmi a lei e ai suoi vizii.
              "Ma non potevo viver solo; ebbi diverse amanti. La
           prima fu Celina Varens.

              "Ecco un'altra di quelle colpe, che fanno sì che un
           uomo si disprezzi quando le rammenta.
              "Sapete chi era quella donna e come terminò il nostro
           legame.
              "Altre le successero.
              "Un'italiana per nome Giacinta e una tedesca che si
           chiamava Giara. Tutt'e due passavano per bellissime, ma
           che cosa m'importava la loro bellezza, quando vi ero as-
           suefatto?
              "Giacinta era violenta e immorale; dopo tre mesi mi
           stancai di lei. Giara era onesta e dolce, ma pesante, fred-
           da e stupida; non era punto confacente ai miei gusti.
              "Fui ben contento di darle una somma bastevole per
           aprire un negozio e per metterla sulla buona via, senza
           pensare più a lei.
              "Ma, Jane, leggo in questo momento sul vostro volto
           che non avete buona opinione di me; mi credete un bir-
           bante, senza sentimento e privo di senso morale: non è
           così?




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