Page 471 - Jane Eyre
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spesso e che mi trascina a parlare lungamente; vorrei sa-
           pere che cosa significa.
              — Voglio dire: E dopo? Che cosa avvenne? Che cosa
           è nato da ciò?
              — Precisamente; e che cosa desiderate sapere ora?
              — Se avete trovata la persona che vi piaceva, se le
           domandaste di sposarvi, e che cosa vi aveva risposto.
              — Posso dirvi come trovai colei che mi piaceva,
           come le chiesi di sposarmi, ma ciò che mi rispose deve

           ancora essere scritto nel libro del Fato.
              "Per dieci lunghi anni errai ovunque, da una capitale
           all'altra, ora a Pietroburgo, più spesso a Parigi, qualche
           volta a Roma, a Napoli e a Firenze.
              "Provvisto di molto denaro e col passaporto di un an-
           tico casato, potevo scegliere la società che mi conveni-
           va: nessun circolo mi era chiuso. Cercai il mio ideale di
           donna fra le donne inglesi, fra le contesse francesi, fra le
           patrizie italiane, fra le nobili tedesche, senza trovarlo.
              "Qualche volta, per un momento, ho creduto vedere
           una figura e udire una voce, che mi annunziassero la
           realizzazione del mio sogno, ma presto ero disinganna-
           to.
              "Non supponete che cercassi la perfezione dello spiri-
           to o del corpo; desideravo soltanto di trovare una donna
           che mi piacesse e che fosse agli antipodi della creola,
           ma non la trovavo.
              "Cercavo una donna che mi guarentisse dai pericoli e
           dalle sofferenze di un cattivo matrimonio. La delusione




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