Page 479 - Jane Eyre
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— No, Jane, — rispose, — che necessità v'è di evoca-
           re il Passato, quando il Presente è più sicuro e l'Avveni-
           re più bello?
              Tremai nel sentire esprimere questa illusione.
              — Ora capite bene come stanno le cose, non è vero?
           — continuò egli. — Dopo una giovinezza e una virilità
           trascorse ora in mezzo a inesprimibili sofferenze, ora in
           una dolorosa solitudine, ho finalmente trovato quella
           che posso amare veramente, ho trovato voi.

              "Voi simpatizzate con me, siete la miglior metà di me
           stesso, il mio angelo, e mi sento legato a voi da un forte
           legame.
              "Vi credo buona, intelligente, affettuosa, e ho conce-
           pito nel cuore una passione solenne e fervente; mi spin-
           ge a voi, vi attira a me, unisce le nostre esistenze; fiam-
           ma pura e potente, fonde voi e me in un essere solo.
              "È perchè sentivo e sapevo ciò, che volli sposarvi.
           Dirvi che avevo già moglie, è una inutile canzonatura;
           voi sapete che non ho altro che un ributtante demonio.
           Ho fatto male ad ingannarvi, ma temevo di non saper
           vincere la vostra opposizione, frutto dei pregiudizi che
           vi sono stati inculcati, e volevo possedervi prima di far-
           vi una confidenza.
              "Sono stato codardo: avrei dovuto prima fare appello
           alla vostra nobiltà e alla vostra magnanimità, come fac-
           cio ora, svelarvi la mia vita di continua agonia, descri-
           vervi la mia sete inesauribile di una esistenza più nobile
           e più alta, mostrarvi la mia risoluzione — la parola è
           ben fiacca, — anzi il bisogno irresistibile che provavo di


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