Page 461 - Jane Eyre
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— Ebbene, Jane, mio padre non voleva dividere i
suoi beni, non voleva ammettere che io potessi averne
una parte.
Egli aveva stabilito che dovessero appartenere a mio
fratello, Rolando, eppure non poteva sopportare l'idea
che l'altro suo figlio fosse povero.
Voleva arricchirmi con un matrimonio e si diede a
cercarmi una compagna.
Il signor Mason, piantatore e mercante nelle Indie
orientali era suo antico conoscente.
Mio padre sapeva che il signor Mason era immensa-
mente ricco e prese informazioni.
Il suo vecchio amico aveva un figlio e una figlia, alla
quale dava in dote trentamila sterline, e ciò gli bastava.
Quando uscii di collegio, fui mandato alla Giamaica
per sposare la ragazza che aveva accaparrata per me.
Mio padre non mi parlò della dote, ma mi disse che la
signorina Mason era l'orgoglio della città spagnuola, per
la sua bellezza, ed era vero. Era bella come Bianca In-
gram, alta, bruna e maestosa.
Ella e la sua famiglia mi desideravano per la mia na-
scita; mi si fece veder la fidanzata magnificamente ve-
stita.
La incontrai raramente sola e parlavamo poco insie-
me.
Ella mi lusingava e spiegava per me le sue attrattive.
Pareva che tutti gli uomini l'ammirassero e m'invidiasse-
ro; fui abbagliato, i miei sensi furono eccitati, ed ine-
sperto com'ero, credei di amarla. Non vi è nulla che tra-
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