Page 454 - Jane Eyre
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denza, e la mia non è quella di assassinare neppure indi-
           rettamente quelli che più odio.
              — Però il nascondervi la vicinanza della pazza era lo
           stesso che coprire un bambino con un mantello e metter-
           lo accanto a un albero di Upas; la vicinanza del demonio
           avvelena, e così è accaduto. Ma chiuderò Thornfield,
           metterò punte aguzze sul cancello, sbarrerò le finestre
           basse; darò duecento sterline all'anno a Grace Poole per-
           ché stia qui con mia moglie, come voi chiamate quella

           furia. Grace è ghiotta di denaro; farò venir qui anche
           suo figlio, il guardiano del Ritiro di Grimbsy, perché le
           faccia compagnia e le dia una mano quando mia moglie
           è in preda ai suoi spiriti familiari e per impedirle di bru-
           ciare le persone nel letto, di batterle e di sbranarle e così
           di seguito.
              — Signore, — dissi, — siete inesorabile per quella
           povera donna. Ne parlate con odio, con antipatia vendi-
           cativa. È una crudeltà, non è responsabile della sua paz-
           zia.
              — Jane, carina mia (vi chiamo così perché vi amo),
           voi non potete sapere che cosa dite, mi giudicate ancora
           male; non l'odio perché è pazza. Credete che, se voi fo-
           ste pazza, vi odierei?
              — Sì che lo credo, signore.
              — Allora v'ingannate; non mi conoscete e non sapete
           di quale amore io sono capace. Ogni atomo della vostra
           carne mi è caro come la mia propria; vi amerei malata,
           vi amerei infelice. Il vostro animo è il mio tesoro e sa-
           rebbe sempre tale.


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