Page 437 - Jane Eyre
P. 437
— Il diavolo se ne immischia se non potete risponde-
re distintamente. Vi domando di nuovo: Che cosa avete
da dire?
— Signore, signore, — interruppe il pastore, — non
dimenticate che siete in chiesa.
Poi rivolgendosi a Mason, gli domandò cortesemente:
— Siete certo che la moglie del signor Rochester,
viva?
— Coraggio! — continuò il legale, — parlate forte.
— Vive e abita a Thornfield, — disse Mason con
voce un poco più chiara. — L'ho veduta nel mese d'apri-
le scorso; sono suo fratello.
— Alla villa di Thornfield? — esclamò il pastore.
— È impossibile; da molto tempo vivo in questi luo-
ghi e non ho mai sentito parlare di nessuna signora Ro-
chester alla villa di Thornfield.
Un sorriso amaro sfiorò le labbra del signor Roche-
ster, che mormorò:
— No, ho avuto cura che nessuno potesse parlar di
lei, sotto il suo nome, almeno.
Tacque per una diecina di minuti e parve consultarsi,
poi riprese deciso:
— Basta; la verità si farà strada un giorno scoppiando
come una bomba. Wood, chiudete il libro e spogliatevi.
E voi, John Greend, andate via di chiesa, oggi non si ce-
lebra più il matrimonio.
L'aiuto ubbidì.
Il signor Rochester continuò arditamente e rapida-
mente:
439