Page 434 - Jane Eyre
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altro che un movimento per impossessarsi della mia
mano. Oh! come la sua stretta mi parve ardente e forte.
E la sua fronte pallida e impassibile pareva un pezzo
di marmo in quel momento.
Come erano penetranti, feroci e vigili i suoi occhi!
Il signor Wood pareva smarrito.
— In che consiste questo ostacolo? — domandò. —
Sì potrà forse sormontare; spiegatevi!
— Sarà difficile! ho detto che era insuperabile e non
parlo a caso.
Colui che aveva parlato si avanzò e appoggiossi alla
balaustra; egli continuò esprimendosi con voce ferma,
calma, distinta, ma bassa:
— L'impedimento consiste semplicemente in un ma-
trimonio precedente. Il signor Rochester ha una moglie
tuttora viva.
Queste parole pronunziate a voce bassa mi scossero
più che un colpo di tuono; esse agirono più potentemen-
te sul mio sangue che il fuoco o il ghiaccio; ma sapevo
dominarmi ed ero sicura di non svenire.
Guardai il signor Rochester e lo costrinsi a guardar-
mi.
Il suo volto era slavato come una roccia, gli occhi soli
mandavano lampi; non negò nulla; pareva che egli vo-
lesse sfidare ogni cosa.
Senza parlare, senza che paresse di vedere in me un
essere umano, mi cinse con un braccio la vita e mi attirò
a sé.
— Chi siete? — domandò all'intruso.
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