Page 431 - Jane Eyre
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un progetto ad ogni costo, o se un altro avesse avuto sot-
           to quella fronte impassibile occhi più ardenti e più fiam-
           meggianti.
              Non so se la giornata fosse bella o no; andando in
           chiesa non guardavo né il cielo, né la terra; il mio cuore
           era insieme con i miei occhi, e tutt'e due erano attaccati
           al volto del signor Rochester.
              Avrei voluto discernere la cosa invisibile su cui tene-
           va fisso lo sguardo ardente, avrei voluto conoscere il

           pensiero che pareva volesse impadronirsi di lui con for-
           za e contro il quale si sarebbe detto che lottasse.
              Si fermò davanti al cancello del cimitero e si accorse
           che non avevo più fiato.
              — Sono crudele nel mio amore, — mi disse, — ripo-
           satevi un momento, appoggiatevi a me, Jane.
              Mi ricordo ancora l'aspetto calmo della casa di Dio
           che avevo allora davanti; un corvo volava intorno al
           campanile, spiccando sul crudo cielo mattutino.
              Mi ricordo pure le sepolture coperte di verde e non ho
           dimenticato nemmeno due stranieri che passeggiavano
           fra le tombe, leggendo le iscrizioni delle lapidi.
              Li osservai, perché, appena ci videro, andarono dietro
           la chiesa e non dubitai che entrassero dalla parte laterale
           per assistere alla cerimonia.
              Il signor Rochester non li vide; era troppo occupato a
           guardarmi perché il sangue era scomparso per un mo-
           mento dal mio volto; mi sentivo la fronte madida e le
           labbra gelate.




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