Page 432 - Jane Eyre
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Poco dopo mi riebbi e ci avanzammo verso la porta
           della chiesa.
              Noi entrammo nel quieto ed umile tempio.
              Il pastore era vestito di bianco e ci aspettava davanti
           all'altare basso; l'aiuto stavagli accanto.
              Tutto era silenzioso; due ombre soltanto si mostrava-
           no in un angolo appartato.
              Non mi ero ingannata; i due stranieri erano entrati
           prima di noi e si erano collocati accanto alle sepolture

           dei Rochester; ci voltavano le spalle e guardavano attra-
           verso la cancellata la tomba marmorea sulla quale un
           angelo inginocchiato vegliava sui resti di Damer di Ro-
           chester, ucciso nelle paludi di Marston, durante la guerra
           civile, e su quelli della moglie di lui, Elisabetta.
              Noi ci collocammo dietro la balaustra della comunio-
           ne.
              Avendo sentito un passo leggiero dietro a me, mi vol-
           si un poco; un signore, uno dei due stranieri, s'avanzava
           verso di noi.
              Il servizio religioso incominciò; ci fu spiegato l'inten-
           to del matrimonio e allora il pastore si avanzò e rivol-
           gendosi al signor Rochester, proseguì:
              "Vi   domando  e  vi  scongiuro  tutti  e  due di   dirmi
           (come fareste il giorno del temuto giudizio finale, in cui
           i segreti saranno rivelati) se conoscete nessun impedi-
           mento alla vostra unione legittima, di confessarlo qui,
           perché siate certi che tutti quelli che non sono uniti nelle
           condizioni volute da Dio, non sono uniti dinanzi a lui e
           il loro matrimonio non è legittimo."


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