Page 403 - Jane Eyre
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— E perché mi dite di no?
— Non ho mai pranzato con voi, e non vedo la ragio-
ne di farlo, fino a quando...
— Fino a quando? Vi divertite a parlare a metà.
— Fino a quando non potrò fare altrimenti.
— Credete che mangi come un orco, se temete di
avermi per compagno di tavola.
— Non ho fatto una supposizione simile, signore, ma
non desidero cambiar usi per un mese ancora.
— Volete rinunciare tutt'insieme alla vostra schiavitù
d'istitutrice?
— Non ci ho pensato, ma vi prego di lasciarmi in
questi giorni come al solito. Starò lontana da voi tutto il
giorno e la sera, se volete vedermi, potete farmi chiama-
re e allora verrò, ma non in altro tempo.
— Vorrei fumare o prendere una presa di tabacco per
consolarmi o "pour me donner une contenance", come
direbbe Adele.
"Ma per disgrazia non ho né l'astuccio dei sigari, né la
tabacchiera.
"Ascoltatemi ora, piccola tiranna, avete tutti i vantag-
gi su di me, ma verrà in breve la mia volta, e quando mi
sarò impossessato di voi, vi legherò con una catena
come questa (e accennava la catena dell'orologio) al fi-
gurativo, s'intende. Sì, cara, e vi porterò sul cuore, come
porto questo gioiello.
Mi disse questo aiutandomi a scender di carrozza, in-
tanto che io prendevo Adele e la portavo in casa quasi
correndo.
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