Page 401 - Jane Eyre
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cercava la mia e la sottrassi tutta arrossata da una stretta
appassionata.
— Non avete bisogno di guardarmi così, — dissi, —
e, se continuate, non porterò fino all'ultimo giorno altro
che il mio vecchio vestito di Lowood e mi mariterò con
questo vestito di cotone lillà; con la seta color perla po-
tete farvi un abito e col raso nero un'infinità di sottove-
sti.
Mi accarezzò e si stropicciò le mani.
— Che felicità di vederla e di sentirla parlare! —
esclamò. — Come è originale! Com'è piccante! Non
cambierei questa ragazza inglese con tutto il serraglio
del Sultano, con tutti gli occhi di gazzella e le forme
delle Uri!
Quell'allusione orientale mi dispiacque.
— Non voglio tenervi davvero luogo di un serraglio,
— dissi. — Se vi piace quel genere di donna, andate nei
bazars di Stambul subito subito, e spendete, nel procu-
rarvi schiave, quel denaro che non sapete impiegar qui.
— E che cosa fareste, Jane, se io comprassi tutte
quelle tonnellate di carne e una provvista di occhi neri?
— Mi preparerei per partire come missionaria a fine
di predicare la liberazione degli schiavi e di quelle don-
ne che avreste tratte in ischiavitù, s'intende; m'introdur-
rei fra le donne del vostro harem, le ecciterei alla rivol-
ta, e voi, pascià a tre code, sareste subito incatenato, e
non spezzerei le vostre catene finché non aveste firmato
uno statuto, il più liberale che despota abbia mai elargi-
to.
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