Page 397 - Jane Eyre
P. 397
— Non troverà nulla da mangiare; la volete far mori-
re di fame? — domandò Adele.
— Andrò a raccoglier manna per il pranzo e per la
cena. Le colline e le pianure della luna sono tutte coper-
te di manna, Adele.
— Avrà freddo; come farà a scaldarsi?
— Nella luna il fuoco esce dalle montagne; quando
avrà freddo la porterò in vetta a un monte e la metterò
sull'orlo di un cratere.
— Oh come ci starà male! E poi i suoi vestiti si con-
sumeranno, e come farà ad averne altri?
Il signor Rochester fece finta di essere impacciato.
— Via! — disse. — Che cosa fareste, Adele? Lambic-
catevi il cervello per trovare un mezzo. Che cosa ne di-
reste di una nube bianca o rosa per farne un vestito? E
non potrebbe tagliarsi una bella sciarpa nell'arcobaleno?
— Sta meglio qui, — concluse Adele dopo aver riflet-
tuto, — e poi si annoierebbe di viver sola con voi nella
luna. Se fossi nella signorina, non acconsentirei a star
sola con voi.
— Ella ha già acconsentito e mi ha data la parola.
— Ma non potete andare nella luna; non c'è strada;
non c'è altro che l'aria, e nessuno dei due sa volare.
— Adele, guardate quel campo.
Avevamo passati i cancelli di Thornfield e si correva
sulla bella strada di Millcote.
La burrasca aveva fatto sparire la polvere, le siepi e
gli alberi, rinfrescati dalla pioggia, verdeggiavano.
399