Page 394 - Jane Eyre
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— Ed è davvero per amore che vuole sposarvi?
Ero così offesa da quella freddezza e da quello scetti-
cismo che mi misi a piangere.
— Sono dolente di avervi fatto pena, — continuò la
vedova, — ma voi siete così giovane e conoscete così
poco gli uomini che desideravo porvi in guardia. C'è un
vecchio proverbio che dice: "Non è tutt'oro quel che ri-
luce" e in questo caso temo che accada qualcosa di ben
diverso da quello che vi aspettate. Pensateci!
— Perché? Sono forse un mostro? — dissi. — È forse
impossibile che il signor Rochester abbia per me affetto
sincero?
— No, non siete punto un mostro, anzi siete molto
migliorata in questi ultimi tempi, e credo che il signor
Rochester vi ami. Mi sono sempre accorta che eravate la
sua preferita, e spesso ho sofferto per voi di quella pre-
ferenza spiccata e avrei desiderato di potervi mettere in
guardia; ma esitavo di farvi vedere anche la possibilità
del male. Sapevo che quell'avvertimento vi avrebbe of-
fesa e, sapendovi profondamente modesta e sensibile,
che avreste saputo difendervi da voi stessa. Non posso
dirvi quanto soffrissi ieri sera, allorché, dopo avervi cer-
cata per tutta la casa senza avervi potuta trovare, vi vidi
tornare a mezzanotte insieme col signor Rochester....
— Ebbene, ora non importa più, — la interruppi con
impazienza. — Basta che tutto sia terminato bene.
— Spero che ogni cosa andrà bene sino alla fine, —
diss'ella, — ma credetemi, dovete esser cauta. Cercate
di tenere il signor Rochester a una certa distanza; diffi-
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