Page 395 - Jane Eyre
P. 395
date di voi stessa quanto di lui. I signori non sogliono
sposare la loro istitutrice.
Stavo per irritarmi di quel linguaggio, quando fortu-
natamente Adele entrò correndo nel salotto.
— Lasciatemi venire a Millcote con voi, — esclamò.
— Il signor Rochester non vuole, eppure c'è posto nella
carrozza nuova; pregatelo di lasciarmi venire, signorina.
— Certo, Adele, — risposi; — e mi affrettai ad uscire
per sottrarmi ai consigli della vedova.
La carrozza era pronta e veniva verso il portone.
Il signor Rochester camminava sul marciapiede attor-
no alla casa, seguito da Pilato.
— Adele può venire con noi, non è vero, signore? —
gli domandai.
— Le ho detto di no; non voglio seccature; voglio es-
ser solo con voi.
— Lasciatela venire, signor Rochester, è meglio.
— È un impiccio.
Lo sguardo e la voce non ammettevano replica. Gli
avvertimenti della signora Fairfax e i suoi dubbii mi
avevano resa perplessa.
Qualcosa d'indefinito e d'incerto aveva offuscato le
mie speranze e avevo quasi perduta la convinzione di
poter esercitare su di lui la mia volontà.
Stavo per ubbidire macchinalmente senza spender più
nessuna parola, ma nell'aiutarmi a salir in carrozza mi
guardò.
397