Page 387 - Jane Eyre
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occhio puro e una lingua eloquente, un'anima fatta di
fuoco e un carattere che si piega senza rompersi, flessi-
bile e forte, dolce e resistente, allora sono affettuoso e
fedele.
— Avete mai fatto l'esperienza di un carattere siffatto,
signore? Avete amato mai una donna come quella che
avete descritta?
— L'amo ora.
— Ma se io potessi non resistere a questa prova, se
prima di me...?
— Non ho mai incontrata una donna come voi, Jane,
voi mi piacete e mi dominate.... pare che mi sottomettia-
te e mi piace la vostra pieghevolezza; e quando mi av-
volgo alle dita le dolci e sottili fila della matassa di seta,
sento nelle braccia un fremito che sale e si produce an-
che nel cuore. Sono dominato, sono conquiso, ma l'in-
fluenza che subisco è dolce come non posso dirlo, e la
captività mi procura maggior piacere che qualsiasi trion-
fo.
"Perché sorridete, Jane? Che cosa significa quell'a-
spetto impenetrabile, inesprimibile?
— Pensavo, signore, — scusatemi, perché il pensiero
è stato involontario, — pensavo a Èrcole e a Sansone e
alle loro incantatrici....
— E voi, piccola silfide siete....
— Basta, signore. Non vi ha più saviezza nelle vostre
parole, che negli atti di quei due che vi ho nominati ora.
È probabile però che, se fossero stati ammogliati, la loro
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