Page 377 - Jane Eyre
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Non gli risposi e cercai di nuovo di sfuggirgli perché
ero incredula.
— Dubitate di me, Jane?
— Sì.
— Non avete fede in me?
— Punta.
— Sono forse un bugiardo ai vostri occhi? — doman-
dò con passione. — Piccola scettica, dovete convincer-
vi.
"Che specie d'amore ho per la signorina Ingram? Nes-
suno, e voi lo sapete. Mi ama essa? No, ne ho la prova.
Ho fatto correr voce che il mio patrimonio non ammon-
tava a un terzo di quello che si suppone, questa voce è
giunta a lei, e poi mi sono presentato da me per vederne
il risultato, e questo è stato un ricevimento freddo da
parte sua e di sua madre.
"Non voglio, non posso sposare la signorina Ingram.
Voi.... voi, strana.... voi, creatura immateriale!... Vi amo
come la mia carne. Voi.... povera e oscura, brutta e pic-
cina come siete, vi supplico di accettarmi per marito.
— Come! Io? — esclamai, incominciando ad accor-
germi della serietà della proposta, specialmente dall'im-
pertinenza con cui era fatta. — Io, che non ho amici nel
mondo, altri che voi, se pur siete mio amico, che non ho
uno scellino, se non quelli che mi avete dati?
— Voi, Jane, bisogna che siate mia, interamente mia.
Volete appartenermi? Dite subito di sì.
— Signor Rochester, lasciate che vi guardi in faccia;
voltatevi verso la luna.
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