Page 375 - Jane Eyre
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"Non vi parlo più secondo l'uso e le convenzioni so-
ciali, non vi parlo come a un essere mortale; è il mio
spirito che si rivolge al vostro spirito, come se tutti e
due, dopo esser passati per la tomba, stessimo ai piedi di
Dio eguali.... come siamo!
— Come siamo! — ripetè il signor Rochester, —
così, — aggiunse, stringendomi nelle sue braccia, strin-
gendomi sul petto, premendo le sue labbra sulle mie lab-
bra: — Così, Jane?
— Sì, signore, — risposi, — eppure siete sul.... punto
d'esserlo e con una donna che vi è inferiore.... per la
quale non avete simpatia.... che non amate veramente,
perché vi ho veduto ridere di lei. Io disprezzerei una
unione siffatta, dunque sono migliore di voi.... lasciate-
mi partire....
— Per dove, Jane? Per l'Irlanda?
— Sì, per l'Irlanda. Ho detto quello che sentivo, ora
posso andare in qualunque luogo.
— Jane, state ferma, non vi agitate come un uccello
selvatico, che si strappa le penne dalla disperazione.
— Non sono un uccello e non son caduta in nessuna
rete; sono un essere libero, con una volontà indipenden-
te, che ora esercito lasciandovi.
Un nuovo sforzo mi liberò dalla sua stretta; ora stavo
ritta di fronte a lui.
— Voi state per decidere della vostra sorte, — disse.
— Io vi offro la mia mano, il mio cuore e molti dei miei
beni.
— Recitate una farsa, che non mi fa ridere.
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