Page 369 - Jane Eyre
P. 369

facevo, io sola me ne accorgevo; la sua mente era calma
           e inconscia.
              — Jane, — mi disse, mentre ci dirigevamo verso il
           castagno d'India. — Non è vero che Thornfield è un
           soggiorno piacevole, d'estate?
              — Sì, signore.
              — Voi dovete voler bene a questa casa; voi che osser-
           vate le bellezze della natura e vi affezionate alle cose.
              — Infatti mi sono affezionata a Thornfield.

              — E benché non sapessi spiegarmi il perché, mi sono
           accorto che avete un certo affetto per quella pazzerella
           di Adele e anche per la semplice signora Fairfax.
              — Sì, signore, voglio bene a tutte e due, benché in
           modo differente.
              — E vi dispiacerebbe di lasciarle!
              — Sì.
              — È una disgrazia! — disse; poi sospirò e tacque.
              — Così avviene sempre nella vita, — continuò, —
           appena uno è stabilito in un luogo piacevole, ecco che
           una voce gli ordina di alzarsi e partire, perché l'ora del
           riposo è spirata.
              — Debbo partire, signore? — domandai. — Debbo
           lasciare Thornfield?
              — Credo di sì, Jane; ne sono dolente, ma lo credo ne-
           cessario.
              Fu un colpo terribile, ma non mi lasciai abbattere.
              — Ebbene, signore, sarò pronta quando giungerà l'or-
           dine di marciare.
              — È giunto; debbo darvelo stasera.


                                         371
   364   365   366   367   368   369   370   371   372   373   374